Masticare Foglie di Coca
Masticare foglie di coca è stata una tradizione che continua presso le popolazioni Aymaras e Quechuas di Bolivia, Perù ed altri paesi andini.
Questa è una tecnica sviluppata nel corso dei secoli.
Essa consiste nel prendere un boccone di foglie di coca senza deglutire. Le foglie vengono masticate, non succhiate. Tali foglie vengono preventivamente lavorate, togliendo da esse le venature e quelle parti più dure che potrebbero causare piccoli traumi o ferite all’interno della bocca durante la masticazione. L’azione del masticare le foglie di coca viene fatta lentamente: la foglia di coca non viene del tutto schiacciata, bensì masticata con una pressione sufficiente a rompere solo la membrana superiore della foglia e poi lasciare che il contenuto interno si sciolga lentamente con la saliva.
Questa poltiglia così formata (di circa 8-10 grammi), è lasciata a riposo tra le gengive e la parete che riveste la bocca, appena al di sotto dei condotti salivari delle ghiandole parotidee.
Quando questo impasto di foglie è sufficientemente inumidito dalla saliva (10-15 minuti), il masticatore vi aggiunge il llijta (che è una preparazione a base di diversi tipi di ceneri vegetali) o qualsiasi altro agente alcalino (ad esempio, di bicarbonato di sodio).
Lo scopo è quello di fornire un mezzo alcalino, per massimizzare l'azione degli alcaloidi della foglia tra cui la cocaina.
Pochi minuti dopo, vi è un intenso effetto anestetico sulla mucosa accanto all’impasto e anche nelle guance, nella gola e sulla lingua. È certo che l'ingestione del succo di quest’impasto esercita un effetto anestetico del tratto intestinale inferiore e a livello sistemico.
Questo spiegherebbe l'usanza in paesi andini a masticare foglie di coca o di infusione di coca per alleviare una vasta gamma di dolori: mal di testa, mal di denti, crampi intestinali, ecc. Il suo uso è frequente come una medicazione applicata localmente sulle parti doloranti, come ad esempio nell'area di un osso rotto.
L'assorbimento degli alcaloidi è rapido e l'eliminazione del senso di affaticamento, l’insorgere di una sensazione di euforia o l’azione antidepressiva è avvertita entro 15-20 minuti, con la comparsa di un aumento di attività psicomotoria e una tensione tipica dello stato di vigilanza, non vi è un aumento attività o il desiderio di fare qualcosa.
Le funzioni sensoriali sembrano diventare più intense, come pure si manifesta la sensazione di un aumento delle attività intellettuali e di espansione della coscienza (il che potrebbe spiegare il suo utilizzo durante rituali religiosi).
Dal punto di vista emotivo, l'effetto è stimolante, l'individuo si sente euforico, felice, ottimista, e la volontà di intraprendere azioni. Necessità corporali, come ad esempio la fame, sonnolenza ed il bisogno di riposare sembrano svanire sotto un impulso di nuova energia. La capacità e la resa nel corso di attività lavorative migliorano sensibilmente.
L'effetto dovuto alla masticazione delle foglie di coca è forte all'inizio, ma scompare progressivamente, dunque è necessario aumentare lentamente l'assunzione di nuove foglie per mantenerne l'effetto. Gli utilizzatori intensivi delle foglie di coca, come ad esempio i minatori e gli agricoltori, si dedicano a masticare le foglie di coca due o tre volte al giorno, a volte anche quattro, quando il lavoro è duro. Il fabbisogno pro capite ammonta a circa tredici once per settimana (390 grammi). Pensare che masticare le foglie di cocaina sia un’innocua tradizione è un dato falso che continua ad attirare nella trappola della dipendenza tantissime persone ogni anno. A riprova di ciò basti pensare che gli schiavi erano invogliati a lavorare di più dai conquistadores che li retribuivano con foglie di coca da masticare. Informarsi è importante per formare le proprie convinzioni e decidere autonomamente. Anche questo è lo scopo del Centro Narconon: dare la conoscenza è alla base della vera libertà, anche dalle droghe.